Biennale di Palermo – Dino Marasà

Charlotte

Charlotte

Roberta Moresco presenta un modellato  di elegante rigore formale. I suoi personaggi rimandano a un passato segnato da evocazioni fantastiche. Nella materia la luce scivola esaltando la perfezione dei profili, la plasticità dei volumi. Il suo e’ un narrato semplice dal quale percepiamo l’animo gioioso dell’artista.

Dino Marasà  rivista Effetto Arte per la Biennale di Palermo

Mettiamo le opere in comune – Paolo Levi

OLYMPUS DIGITAL CAMERALa piccola Clara, la signora Maria, la signorina Felicita, Fiammetta, Renzo, Maurino… sono le persone che abitualmente incontriamo nelle nostre giornate: il bambino che gioca con il pallone nei giardini sotto casa, le signore che fanno la fila al mercato, le bagnanti che incrociamo sul bagnasciuga. E’ un mondo riconoscibile quello che mette in scena Roberta Moresco. Ed e’ proprio questo il punto di forza delle sue opere in terracotta policroma. L’artista genovese unisce ad una puntuale capacita’ di osservazione, un modellato sapiente ed una tecnica ineccepibile. Sono opere giocate sul calcolato contrasto cromatico e sull’accentuata gestualita’ delle figure. Roberta Moresco indaga i caratteri dei suuoi personaggi giocando sull’espressivita’ dei loro volti, sugli occhi socchiusi, spalancati o stupiti. Ci aspettiamo che da un momento all’altro queste piccole figure prendano vita e che, come se nulla fosse, scompaiano dalla nostra vista per lasciarsi inghiottire dalla quotidianita’.

Paolo Levi 

Roberta Moresco fantastiche atmosfere – Sandro Serradifalco

effetto_peter_30_artisti001.jpgLe sculture di Roberta Moresco propongono un modellato essenziale, una valorizzazione fantastica delle forme che si traduce in un’elegante resa plastica.

La scultrice esalta la potenzialità narrativa dei soggetti plasmati, attraverso una capacità scultorea particolare dalla quale i toni naturali celebrano e valorizzano l’intento comunicativo.

In queste opere lo sguardo è catturato da atmosfere fantastiche, che tuttavia invitano a riflettere sul senso del vivere e sulla fragile caducità di tutte le cose. Esse suggeriscono come rimedio all’incertezza, la contemplazione estatica di una bellezza semplice, quasi fanciullesca e portatrice di messaggi salvifici.

Sandro Serradifalco
30 Artisti sui quali investire
Effetto Arte n. 5 anno 2 settembre ottobre 2012

Roberta Moresco – Letizia Lanzarotti

overart_premiolelouvre002.jpgEmblematici i soggetti nati dall’abile mano scultrice che, con leggerezza e positività, mettono in scena un teatro del tutto speciale, grottesco ed allegro allo stesso tempo. Le figure, a metà tra la quotidianità e la mitoologia, sfidano con la loro dirompenza i canoni tradizionali di bellezza ponendo un nuovo modello caricaturale e singolare nel distinguersi stilisticamente.
La riconoscibilità è solo uno dei molti meriti dell’artista, che riesce a dare una spettacolare spontaneità all’espressione dei personaggi, li fa vivere in un mondo fantastico ispirato ai propri sogni e ai propri ideali, come suggerisce il titolo della scultura “A modo mio“.
Altro particolare degno di nota è la texture che si viene a creare dall’utilizzo di terre refrattarie e semirefrattarie che lasciano la parola alla piacevole grettezza della scultura, segno di genuina manifattura che fa di ogni creazione un pezzo unico.

Gran premio internazionale Le Louvre
OverArt anno 1 n. 3 maggio giugno 2012

Les Rencontres – Ca’ Zenobio, Venezia

Lupetto in cortile

Lupetto in cortile

Roberta Moresco: la sua è una seduzione che nasce dalla straordinaria ricchezza semantica delle molteplicità ambigue dei messaggi. Della mirabile rappresentazione di un microcosmo figurale, in figure dolci, sorprese… come fotografie scultoree, dalla sua forza del sogno evocativo, di quei momenti che non torneranno, in quanto rappresentazioni di un attimo reale, Visti e vissuti dall’incredibile simbiosi tra realtà e sogno, dall’essere passato, presente e futuro nello stesso tempo della contemporaneità, senza mai dare l’impressione che un elemento escluda l’altro, ma tutti straordinariamente compresenti. Ottima mano, la scultrice-ceramista Genovese, offre attraverso le sue ‘creature’, sensazioni che richiamano il quotidiano, anche se le sue radici attingono ben più lontano nel tempo: sono sogni a occhi aperti, sedimentati nei miti e nella favolistica, nella realtà. Mani che sanno trattare morbide sculture cromatiche, armoniche soavità vezzose.

Da “I Segnalati” – Salvatore Russo

Un’Arte dal sapore antico quella di Roberta Moresco. Un’Arte che purtroppo si sta perdendo. Un’Arte Capace di emozionare il suo fruitore. Il mondo descritto dall’Artista, è un mondo in cui i ricordi di un’infanzia felice, vengono riportati alla luce. Una realtà onrica che ha nel segno la sua tagibilità. Figure dai volumi tondeggianti vengono ad abitare il nostro mondo. Figure quasi fiabesche assumono tratti e fisionomie che richiamano bambole di un tempo passato. Questi lavori sono in grado di riportare alla memoria momenti dell’età puerile. Sono composizioni realizzate attraverso la lavorazione della terra semirefrattaria.

Sono emozioni che acquistano materia. Memorie che attraverso un nuovo linguaggio visivo riemergono dalla profondità della psiche. Il grande merito di Roberta, è quello di saper cogliere la magia che risiede nelle cose più semplici, come da un bimbo che guida il suo triciclo. L’osservatore che si pone dinnanzi a tali meraviglie, comincia il suo percorso sulla strada di una memoria ormai sopita, che lo porterà a percorrere l’autostrada dei suoi ricordi, un’autostrada a volte fatta anche di viuzze strettissime da superare per poi tornare nel nostro mondo, dominato dall’egoismo e dall’ingiustizia sociale. Con le opere di Roberta Moresco veniamo proiettati nel mondo delle fiabe, un mondo, dal quale nessuno di noi vorrebbe venir via.

“Premio della Critica” a cura di Salvatore Russo

Le sculture di Roberta Moresco raccontano una storia. Sono uomini e donne che si pongono degli interrogativi. Esseri viventi che ragionano ed esprimono i propri stati d’animo. Sono sculture dinamiche. Roberta plasma il sublime. Le sue opere divengono splendide rappresentazioni sceniche nel teatro della vita. I sentimenti sono reali; così come reale è l’emozione che l’astante prova nel vedere tali opere. Una scultrice, Moresco, che si spinge decisamente oltre la pura figurazione. Và alla ricerca di quei sentimenti dell’anima difficili da esprimere. Plasma la materia. Gli universali linguistici assumono una nuova significazione. Il non detto prende il posto di ciò che è evidente. Tra tacite sensazioni e poesia visiva Roberta crea. Le sue sculture prendono vita e sono pronte ad urlare le proprie verità del mondo.

Le ceramiche di Roberta Moresco

La piccola Clara

La piccola Clara

Allieva e compagna del maestro Gianni Pugno, espone i suoi lavori alla Galleria Immaginecolore.com. Sabato 29 il vernissage.

La ceramista Roberta Moresco esporrà i suoi lavori dal 29 novembre al 12 dicembre 2008, nello spazio Immaginecolore.com Gallery di Anna Ferrari e Loredana Trestin, in Vico del Fieno 21r. Sabato 29 alle 18 il vernissage della mostra. Ho conosciuto Roberta Moresco 13 anni fa e poi, come succede a volte nella vita, non c’eravamo mai più incontrati; l’avevo conosciuta nello studio del maestro Gianni Pugno, mancato poi improvvisamente.

 Roberta Moresco era la moglie di Gianni Pugno ed insieme una sua allieva. Frequentavamo lo studio in una decina, quel lutto ci lasciò orfani. Dopo di allora ognuno intraprese strade diverse: chi continuò da solo e chi andò da altri insegnanti.
Per Roberta quello fu un momento di pausa, soprattutto per quanto riguardava la partecipazione alle mostre, ma ha sempre continuato a praticare l’arte della ceramica.
Normalmente Robetra lavora nel suo atelier di via Luccoli 22, dove è esposta buona parte della sua produzione. Nei giorni scorsi l’ho rivista e mi ha informato della inaugurazione di questa sua personale dal titolo: Contatti con l’immaginario. Le opere di Roberta Moresco comunicano emozioni e fantasie attraverso figure femminili dalle forme tondeggianti. Sono bambole con visi stupiti e divertenti; sono bambole senza età, colte in atteggiamenti interroganti e di ammirazione. Nella mostra potrete osservare, ad esempio, la scultura La piccola Clara seduta su una seggiola che vi guarda simpaticamente facendovi il verso. Poi c’è Mario sul triciclo, la Nunzia che aspetta e A scià Maria con i bigodini e le pantofole.In quelle figure femminili si scorge l’alter ego di Roberta Moresco: c’è lei bambina che guarda il mondo e vuole ricrearlo. C’è nelle sue figure un continuo riproporre una stessa trama, un racconto ininterrotto di sogni e visioni colorate. Quelle forme paffute richiamano bambole e giocattoli che non abbiamo mai avuto e continuiamo a cercare; specchiandoci in una qualunque forma creata da Roberta Moresco per incanto ci sembra di averli trovati: ecco che il gioco magicamente si ferma.

Le sculture cromate di Roberta Moresco – Sabrina Falzone

Il rumore del mareBrigida, Irene, Charlotte. Così sono denominate alcune delle briose sculture realizzate dall’artista Roberta Moresco. Nello spazio primeggiano volti ilari e corporature sinuose, dilatate da uno spiccato senso dell’humour che accompagna la vita espressiva della scultrice. Sono figure animate, messaggere di floridezza, statue femminili non prive di un piglio ironico nei confronti della realtà e dei limiti umani. Rappresentate in abbigliamento estivo, le sculture cromate di Roberta Moresco testimoniano il nuovo stile di vita della società contemporanea che durante la stagione dell’estate imperversa sulle spiagge, determinando un mutamento culturale, cominciato già nel XX secolo. Nivea o rosata, la superficie pastosa della terra refrattaria, intrisa di ossidi colorati, esprime le intime contingenze che hanno condotto l’autrice ad una visione grottesca del mondo. La levigatezza sperimentale delle modulazioni formali si apre sul giardino fiorito dell’esistenza, in una prospettiva assolutamente ottimistica.

Sabrina Falzone

Materica – Marica Petti

materica031.jpgRoberta Moresco un micro cosmo che appare, in figure dolci, sorprese..sono come fotografie scultoree, di attimi di vita…. Di quei momenti che non torneranno. Rappresentazione di un’immagine reale, vista e vissuta, che appare ai nostri occhi come frammenti di memoria.
Marica Petti

 

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